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Obiettivi
La metodologia degli “sguardi incrociati”
Nodulo di formazione per gli insegnanti
Calendario delle Attività

Obiettivi

Perché e come affrontare la questione della Prima Guerra Mondiale nell’insegnamento secondario dei Paesi europei?
Porsi questa domanda, più di 90 anni dopo lo scoppio del conflitto, non sembra affatto inutile o obsoleto. La guerra del 14-18 appare oggigiorno come un elemento fondatore, una rottura decisiva nella storia d’Europa del XX e XXI secolo.
Lo studio della Prima Guerra Mondiale, sia nel suo svolgimento (guerra lunga e che concerne un gran numero di Paesi, guerra “totale” di una brutalità inaudita, che coinvolge sia la popolazione civile sia i combattenti e che provoca la mobilitazione di tutte le risorse materiali e umane), sia per quanto riguarda le sue conseguenze immediate e a lungo termine, appare essenziale per rispondere alle finalità di un corso di storia che voglia favorire la comprensione della società contemporanea facendo riferimento al passato.

La metodologia degli “sguardi incrociati”

La Prima Guerra Mondiale per molto tempo è stata trattata da un punto di vista nazionale o nazionalista. Ecco perché abbiamo scelto di applicare a questo evento la metodologia degli “sguardi incrociati”, per andare al di là della ristrettezza delle visioni nazionali, per proporre una lettura europea di questa parte della nostra storia comune e integrare nell’insegnamento di tale conflitto l’apporto delle tendenze recenti della ricerca che vanno precisamente nella direzione di una storia multipla e comparata

Nodulo di formazione per gli insegnanti

L’obiettivo del progetto non è quello di dedicarsi a una semplice riflessione teorica sull’argomento o sulla metodologia, ma di confrontare e comparare concretamente le esperienze, le pratiche e le concezioni dei diversi partecipanti per costruire degli strumenti pedagogici e un modulo di formazione iniziale e duraturo per gli insegnanti.

Il modulo è articolato in 4 assi principali:

Asse 1: La Prima Guerra mondiale nei programmi e nei manuali: analisi comparativa.

Asse 2: La Prima Guerra mondiale nel corso di storia: pratiche e metodologie degli insegnanti, scambio e confronto delle unità dedicate ai vari aspetti del conflitto. Al di là delle esigenze curricolari e dei contenuti dei manuali, che cosa si studia in classe? lo scambio e l’analisi comparativa delle diverse pratiche verteranno principalmente su:

  • lo spazio dedicato al conflitto nel corso di storia;
  • il contenuto del o dei capitoli del manuale dedicati al conflitto: quali sono gli aspetti trattati e in che modo? quali unità sarebbe interessante confrontare tra loro per mettere in luce le diverse rappresentazioni della guerra (cause, caratteristiche, trattati di pace, visione di certi avvenimenti “simbolici”: Yser, Verdun, ecc.)?
  • il modo in cui vengono trattate e affrontate le conseguenze immediate e a lungo termine del conflitto. In che modo e in quali campi (politico, artistico, economico, demografico, tecnico-scientifico, ecc.) la Prima Guerra mondiale costituisce un elemento fondante nell’evoluzione dell’Europa?

 

Asse 3: I musei e i siti dedicati alla Prima Guerra mondiale, la loro integrazione e il loro utilizzo nel corso di storia. Analisi critica degli percorsi museali, di utilizzo e integrazione dei musei, siti e percorsi nel corso di storia.

Asse 4: La memoria e le rappresentazioni collettive della guerra (siti e percorsi, cimiteri, monumenti ai caduti, targhe e monumenti commemorativi, cerimoniali, filmografia, fumetti, Cartes postales , trasmissioni TV, documenti audio, letteratura e opere dedicate al conflitto, ecc.)

Gli elementi della memoria sono molteplici. In che modo possono essere integrati nel corso e qual è la rilevanza delle rappresentazioni degli alunni (che cosa rappresenta la Prima Guerra mondiale per un alunno della scuola secondaria all’inizio del XXI secolo)? Per capire le modalità di rappresentazione degli alunni, verrà effettuato un sondaggio tra gli alunni delle scuole partecipanti al progetto. Il questionario verterà sulle conoscenze effettive (prima di aver trattato l’argomento in classe) ma anche sulle loro rappresentazioni della guerra e la loro conoscenza delle “tracce” del conflitto (monumenti, targhe, cimiteri, musei, siti, film, ecc.)

In ogni caso, sarà privilegiato lo scambio di pratiche ed esperienze concrete e la loro analisi comparativa; ciò permetterà di superare la dimensione nazionale dell’insegnamento per approdare alla storia di “un’Europa in guerra” che tiene conto tutte le dimensioni del conflitto e le posizioni di tutti i paesi.  

 

Calendario delle Attività

La costruzione di un modulo di formazione iniziale e continuativa per gli insegnanti è il vero obiettivo del progetto, che verrà raggiunto attraverso fasi successive, secondo il seguente calendario:

Fase 1 (novembre 2007 – febbraio 2008): ricerca e raccolta di materiale didattico nei diversi paesi partner; confronto dei programmi e dei manuali, delle pratiche didattiche e delle unità del corso; inventario e utilizzodegli elementi della memoria (musei, siti); sondaggio presso gli alunni.

Fase 2 (marzo 2008 – settembre 2008): costruzione del modulo di formazione a partire dal materiale raccolto nella fase 1 e secondo la metodologia degli “sguardi incrociati”.

Fase 3 (ottobre 2008 – febbraio 2009): sperimentazione e valutazione del modulo di formazione da parte dei gruppi target

Fase 4 (marzo 2009 – agosto 2009): adattamento e messa a punto definitiva del modulo sulla base dei risultati della sperimentazione. Finalizzazione del prodotto su supporti diversi: Internet e DVD. Il modulo sarà disponibile in francese, inglese, tedesco, italiano, polacco e rumeno.

Fase 5 (agosto 2009 – settembre 2009): disseminazione del modulo di formazione su larga scala; valutazione finale del modulo e del progetto nel suo insieme.

 


 
 
 
 
 
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